Anche conosciuta come fiore del Nilo, il Nelumbo nucifera o fiore di Loto è una pianta acquatica originaria dell’Asia occidentale e dell’Egitto, considerata come fiore sacro in India dove, da tempi ancestrali, è simbolo di buona fortuna. Nella cultura dell’antico Egitto il fiore di Loto era un simbolo del Sole dovuto alla sua caratteristica di rimanere aperto solo durante il giorno. Il fiore di Loto è una pianta acquatica dalle foglie grandi arrotondate e di colore verde azzurrato che produce alcuni fiori di colore rosato in estate. Produce dei frutti di forma conica ed i suoi semi, come nei tuberi, sono commestibili e nel lontano oriente si usano come ingredienti culinari. Il fiore di loto, che ben figura in qualsiasi allestimento giardini, deve essere coltivato in un’ ”isola”, costituita da un substrato organico di torba e terriccio, all’interno di un ambiente acquatico che possiamo ottenere costruendo una piccola zattera galleggiante nel nostro laghetto da giardino. Non sono consigliabili recipienti molto piccoli perché ostacolerebbero il corretto sviluppo della pianta. Si raccomanda una profondità di mezzo metro di acqua ed un substrato di circa 20 centimetri.
La coltivazione del Nelumbo si effettua mediante tuberi che dovremo seppellire in primavera nella base galleggiante del nostro stagno. Per la semina, dovremo cartavetrare preventivamente i semi fino a fare un piccolo foro che superi il livello della scorza; a questo punto dovremo immergere i semi in acqua per circa 24 ore e poi piantarli (preferibilmente a inizio primavera) nel substrato organico in attesa della germinazione. Successivamente li potremo piantare nel substrato acquatico e attendere fino alla fioritura primaverile. La cosa importante per il Loto è la temperatura dell’acqua che dovrà essere mantenuta costantemente intorno ai 23°/24°. Nelle zone a clima continentale durante l’autunno, e fino al termine del freddo inverno, dovremo quindi vuotare il nostro stagno e coprire il substrato per mantenere i rizomi di loto in vita scongiurando il pericolo delle gelate. Le cure colturali da somministrare a questa pianta sono molto limitate (non necessita nemmeno di innaffiature) ma, per il corretto sviluppo dei fiori, dovremo situare le piante in pieno sole. Questo servirà anche per ossigenare l’acqua del nostro stagno. Per coloro che non dispongono di un laghetto o una serra la soluzione ideale è una coltivazione in cosiddette vasche idroponiche (hanno una capacità di 70, 80 litri e costano intorno ai 10 Euro). La pianta ed il relativo substrato (fango o ghiaia) verranno poste in una fioriera e poi metterete il tutto nella vasca. Se la riempirete fino all’orlo offrirete al loto le condizioni ideali. Il vantaggio è che questo contenitore può essere messo nel giardino d’estate mentre d’inverno si potrà spostare in appartamento, vicino alla finestra (o meglio vicino al balcone) per avere il posto più soleggiato e più caldo di tutto l’appartamento.